Il 31 dicembre scade la domanda per il bonus idrico: ecco a cosa serve e chi può fare domanda.
Che cos’è il bonus idrico?
Il 31 dicembre scade il bonus idrico per ridurre lo spreco d’acqua: il bonus consiste concretamente in un rimborso fino a 1.000, ed è riconosciuto per l’acquisto di rubinetti, soffioni, miscelatori, colonne doccia e sanitari di ceramica con sistemi di scarico, destinati sia al bagno che alla cucina.
Quali caratteristiche devono avere i prodotti?
I dispositivi di nuova generazione hanno un impatto ecologico positivo e consentono di risparmiare il 30% della bolletta, grazie alle portate di acqua ridotte: la portata per rubinetti e miscelatori deve essere uguale o inferiore a 6 litri al minuto; fino a 9 litri per soffioni e colonne doccia; 6 litri di volume massimo di scarico per i sanitari.
Quali spese copre il bonus?
Il bonus non comprende solo sanitari e rubinetti, ma copre l’intera fattura dell’idraulico: dunque anche le opere murarie, così come le opere idrauliche. Il rimborso si applica per l’applicazione dei suddetti prodotti su un solo immobile, ed è indifferente l’uso (residenziale, commerciale, artigianale).
Come certifico le caratteristiche dei prodotti?
A tale scopo è preposta una scheda del venditore, da compilare online sul sito del Mite: verranno qui certificati la tipologia di beni acquistati, il totale della spesa e le modalità di pagamento.
Il bonus è cumulabile?
I pagamenti vanno fatti con strumenti tracciabili, e il bonus non è cumulabile con altri tipi di detrazioni (come per ristrutturazione) su questi stessi interventi.
Come si presenta la domanda del bonus?
Per richiedere il bonus idrico va presentata un’apposita domanda sul portare del Mite, tramite autenticazione Spid. Vanno forniti i propri dati anagrafici e fiscali, nonché l’importo della spesa, le specifiche tecniche dei prodotti e i dati catastali dell’immobile. Bisogna inoltre allegare la fattura, la copia del pagamento e la scheda del venditore. Il rimborso verrà fatto fino all’esaurimento del fondo stanziato (20 milioni di euro), in base alla data di presentazione della domanda.
Fonte: lastampa.it