Per la prima volta l’Italia versa meno contributi di quanti ne riceve dall’Unione Europea: questo dato fotografa una situazione economica in netto peggioramento. Ma cosa significa esattamente? E quali sono le prospettive di ripresa?
Il 2021 è stato un anno foriero di cambiamenti per l’Italia, soprattutto in ambito europeo: difatti il nostro paese è diventato uno dei cosiddetti beneficiari netti dell’Unione Europea. Ma cosa significa esattamente?
Questa è una situazione indicativa di un peggioramento della situazione economica del nostro paese, perché significa che l’Italia riceve dall’UE un importo maggiore rispetto a quello che versa nelle casse comunitarie. Questa impennata si deve agli aiuti a fondo perduto del Piano di resilienza nazionale: sebbene i dati precisi e completi non saranno disponibili prima dell’estate, si può fare una stima provvisoria, secondo la quale nel 2021 l’Italia ha avuto un saldo positivo per 3,2 miliardi.
Questo è stato possibile proprio grazie ai finanziamenti europei, un totale di 23,45 miliardi di euro: una somma maggiore rispetto a quella versata dall’Italia, che invece ammonta a 20,28 miliardi.
L’Italia è sempre stato un contribuente netto, cioè ha sempre versato più di quanto ha ricevuto, quindi è sempre figurata come paese ricco nell’Ue: addirittura era il terzo contribuente netto, dopo Germania e Francia. I tre paesi più beneficiati invece erano Polonia, Ungheria e Grecia, a cui adesso invece si aggiunge l’Italia, progressivamente arretrata nelle classifiche della prosperità nel corso degli ultimi dieci anni.
Anche all’interno del paese stesso si vede un sensibile cambiamento: le regioni italiane meno sviluppate sono passate da cinque a sette, quelle più ricche sono passate invece da tredici a undici.
Il cambiamento dei parametri che segnano la ricchezza o l’impoverimento (Pil, occupazione, scolarizzazione etc.), ha portato l’Europa a ingrossare i contributi devoluti nel bilancio fino al 2027, a fronte invece di una diminuzione dei versamenti.
Gli strumenti di sostegno messi in campo dall’Europa, come Sure o NextGeneration Eu, sono volti a riparare la situazione in cui versa l’Italia a causa del blocco dell’economia, in questo perdurante momento di emergenza sanitaria, per poter risollevare le sorti finanziarie del nostro paese.
Fonte: ilsole24ore.com